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LE CASCATE DEL GIANO
Data: 05/05/2022- Categoria: Escursionismo, Seniores
Organizzatori MANFREDINI UGO
RAGNI MARCELLO
GAGGIOLI VINCENZO
MICCIO DORIANO
BIGERNA DUILIO
Descrizione: Questa escursione si sviluppa in un territorio assai variegato per l'aspetto mutevole dello scenario, che va dal bosco fitto alla forra del fiume Giano, che in questo tratto si getta a valle a carattere torrentizio, dando vita a rapide tumultuose e brevi cascate, spettacolari quanto effimere non appena si allontana la stagione piovosa. Oltre le numerose risorgive del Giano, il panorama si amplia sugli alti pascoli della sella di Valmare, che separa il Monte Le Senate (ultimo avamposto verso nord dei monti della Valsorda) dal promontorio di Cima Mutali, incoronato da un traliccio ricoperto di antenne e da un parco eolico. Se questi stridono con la natura circostante, l'offesa alla vista dura poco: dopo qualche tornante, si ritrovano ben presto le faggete di montagna e la bianca striscia delle grandi vie appenniniche; infatti qui il Sentiero Italia, l'Europa 1 e l'Anello di Giano s'incrociano, si sovrappongono e serpeggiano fuggevoli verso nord. Dal Valico di Fossato di Vico (739 m) si supera l'incrocio con il SI e, dopo alcuni metri, si prende un evidente sentiero, non segnato, sulla destra (traccia rossa). Si procede su questa traccia a metà costa del Colle d'Aiale e quindi in discesa, superati alcuni tornanti, si raggiungono i ruderi dell'Abbazia di S. Maria d'Appennino ( 2,1 km, 493 m). In questo punto, dove il torrente Serradica confluisce nel torrente Giano, inizia il Sentiero della Carta che si sviluppa sulla sinistra verso Cancelli e procede nelle Marche fino a Fabriano. Ma noi prendiamo invece il Sentiero 129 che risale a destra il fiume Giano verso la sorgente, per raggiungere Fonte la Teia (595 m), dove la prospiciente area attrezzata e la possibilità di rifornirsi di acqua potabile invitano ad una breve sosta. A breve si giunge al bivio per Valmare (4,8 km, 730 m). Lungo questo tratto si incontrano le cascate e alcune risorgive che alimentano il fiume, in modo purtroppo discontinuo, a causa delle scarse precipitazioni di quest'anno. Al bivio si prende il sent. 129 A verso destra, fino a guadagnare, dopo alcuni tornanti in decisa salita, la sella tra Cima Mutali e il Monte le Senate, esattamente nel punto dove si sovrappongono il SICAI, il sentiero E 1 e l'AG (6,8 km, 950 m). Dopo una breve digressione verso Sud per raggiungere la Troscia di Valmare (6,8 km, 1029 m), dove sosteremo per pranzare, prenderemo la via del ritorno sul SICAI, con direttrice Nord fino alla base di Cima Mutali, poi verso SW e quindi ancora verso Nord fino alla radura con abbeveratoio situata sotto Cima Cipolletta (900 m). Si attraversa la radura e all'incrocio con il sent. 235 si gira decisamente a destra e si continua a seguire il Sentiero Italia fino a tornare al Valico di Fossato di Vico (13,3 km dalla partenza).
Lunghezza Percorso: 13.3 km Dislivello: 745 m circa Durata stimata: 6 h circa
Difficoltà: E Indicazioni: Abbigliamento adatto a condizioni climatiche primaverili con possibilità di improvvisi cambiamenti di tempo nel corso della giornata. Obbligatorie scarpe alte da escursionismo con suola scolpita tipo Vibram, raccomandato l'uso di bastoncini. E' presente una fonte d'acqua potabile a circa un terzo del percorso.
Modalità  e mezzi: Mezzi propri. Perugia, Collestrada, E 45 dir. Cesena, deviaz. Valfabbrica, entrare su SS 318, uscita Fossato di Vico, poi a destra direz. Fossato, e seguire indicazioni per Valico di Fossato di Vico (53 km, 45 min. circa)
Appuntamento 7,30 Parcheggio Borgo Novo - 7,45 Collestrada
Iscrizione/Prenotazione: Prenotazioni esclusivamente on line utilizzando il sito www.caiperugia.it
Approfondimenti: L'Abbazia benedettina di Santa Maria d'Appennino è probabilmente la più antica struttura religiosa edificata lungo il tratto appenninico compreso tra il M. Catria, il M. Cucco e il Valico di Fossato. Fu fondata intorno al 950 forse da S. Romualdo a 832 m di quota in prossimità del Valico d'Appennino a Nord del Valico di Fossato lungo la via verso Fabriano. Intorno al XII sec. i monaci trasferirono la sede più a valle in posizione prossima all'abitato di Cancelli. Il monastero fu ampliato con nuovi edifici tanto da divenire il primo luogo di culto sia in ordine di tempo sia per dimensioni di tutta l'alta valle dell'Umbria, probabilmente antecedente anche al Cenobio di Fonte Avellana. Nel 1156 Papa Adriano VI promulgò una bolla con la quale prendeva il monastero sotto la sua diretta "protezione". Seguirono nuovi interventi di ampliamento dell'edificio a sottolineare l'importanza che il monastero andava sempre più assumendo sia come riferimento religioso sia come centro di un certo interesse economico della vallata. Le rendite dell'Abbazia prosperarono fino al 1441 quando Papa Eugenio IV decise di unirle "in perpetuo" con quelle della Collegiata (ora Basilica) di S. Venanzio di Fabriano. La conseguenza di questa bolla papale fu un lento decadimento di tutte le attività e il progressivo abbandono da parte dei monaci. Le strutture murarie tuttavia non subirono gravi danni tanto che per secoli i locali furono adibiti a ricovero per gli animali e magazzini per derrate alimentari e foraggio. Il monastero fu definitivamente abbandonato solo in tempi recenti quando il 30 dicembre del 1982 una violenta nevicata fece crollare il tetto .
Allegati:
Quota di partecipazione: Indicativamente 15 euro per ogni autovettura o come indicato dal guidatore. Contatta gli organizzatori: Ugo MANFREDINI 3487666713