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San Lorenzo della Rabatta - Monte Civitelle - Montenero - Monte Pacciano | |||||
Data: 10/01/2019 | Categoria: Escursionismo, Seniores | ||||
Organizzatori | RICCI VINCENZO | ||||
CIACCIO STEFANO | |||||
PACI GIORGIO | |||||
BIGERNA DUILIO | |||||
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Descrizione: L'escursione inizia dal Museo delle Acque, si sale in dir. N fino ad un incrocio, si prosegue diritti scendendo verso una sterrata che raggiunge dapprima il pod. l'Usurea, poi passa per il pod.le Boccole e poi arriva a S.Lorenzo della Rabatta (440 m). Da qui si risale in dir. E fino al panoramico pod. Rubbiana e poi dir.N si raggiunge Valbiancara. Si sale poi dolcemente all'esteso Castelliere di Monte Civitelle (634 m) passando per una grande dolina. Si riscende per arrivare alla chiesa di Montenero. Dalla chiesa si risale in dir. S fin sotto il castello di Montenero. Si sale per stretto sentiero in salita il colle deve è situato e si visita il parziale restauro. Successivamente si sale fino al pod. S.Croce (antico convento) e poi in dir. S il panoramico Monte Pacciano (648 m) dal quale un comodo sentiero riscende al punto di partenza. Alla fine dell'escursione (ore 14), su gentile concessione di Umbra Acque, potremo visitare le medioevali cisterne che raccolgono le acque delle sorgenti del monte. |
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Appuntamento | Borgonovo ore 7,45 Supermercato PAM di S.Marco ore 8,00 Pian di Massiano- PAM di S.Marco-strada di Ponte d'Oddi-strada dei conservoni-Museo delle acque. (km.7) |
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Approfondimenti: Alle pendici meridionali do monte Tezio, il monte Civitelle e altre innumerevoli colline si rincorrono e digradano verso il Tevere, divise da profondi fossi, spesso dominate da antichi castelli e con paesi e coltiviche si alternano ad intricate macchie. La ripartizione di questi terreni in poderi è atavica, forse iniziata con gli etruschi (il "cippo di Perugia" è stato rinvenuto non lontano). Ma soprattutto dal medioevo in poi è stata una zona molto abitata ( lo testimoniano numerose chiese e parrocchie come S.Lorenzo della Rabatta, ora chiusa, o come S.lorenzo di Montenero, ora risistemata da privati), fino all'inizio del secolo scorso. Oggi antiche torri o castelli tornano spesso a nuova vita come residenze d'epoca (Valbiancara) o agriturismi, ma qualche volta sono meno fortunati. Il castello di Montenero, che da uno sperone roccioso detto Picco dell'Aquila domina e sembrava proteggere San Lorenzo di Montenero, ha un oscuro passato testimoniato da pochi frammenti. Sembra che anticamente era volgarmente chiamato De Brignonibus per l'abbondanza di susini che aveva intorno, fra cui i gustosissimi violacei pernichini che maturano proprio per S.Lorenzo. Si sa che nel 1410 vi si contavano 231 bocche (contro le 42 di Antognolla e le 87 di Migiana). Ma ora non c'è più nessuno. Qualche rudere è stato rattoppato per un inizio di ristrutturazione, presto sospesa, e il suo futuro sembra ancora più oscuro del passato. (M.R.) |
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