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Alture e Valli tra Tuderte e Orvietano
Data: 15/11/2018- Categoria: Escursionismo, Seniores
Organizzatori MARGARITELLI ANGELA
BARBANERA CELSA
Descrizione:

Alture e valli tra tuderte e orvietano tra Fosso Cerasa e della Montanara.

Doglio è un piccolo borgo antico tra Todi e Montecastello Vibio. Si trova nei pressi della vecchia strada orvietana ormai a scarso traffico. Appena fuori il paese, presso uno slargo, lasciamo le auto e scendiamo per una stradina a Po Fortunato (senza accento), in piena valle del Faena, sotto il Monte Peglia, è un piccolo torrente dalle acque integre che nasce da vari fossi. Casali abbandonati di vecchi poderi, campi e bosco tipici della zona. Si risale poi in direzione di Cerreto Piano (località poco prima di Prodo) e sempre con belle vedute, si cambia direzione scendendo al podere Faina, quindi per una carrareccia che sale fino alla bella Fattoria di Vibio e alle auto.

Un anello in tipico ambiente di antichi coltivi e macchia mediterranea

 

Lunghezza Percorso: 16 km circa Dislivello: 550 m Durata stimata: 5 ore
Difficoltà: Nessuna Indicazioni: Da escursionismo idoneo al periodo
Modalità  e mezzi: Mezzi propri
Appuntamento

Borgonovo ore 7.45  ///   Bar Le Querce (E45) ore 8

Itinerario: Perugia - Todi uscita - dir. Orvieto - dev. Pontecuti /Canonica - Doglio - Fattoria di Vibio

km 54 circa

Iscrizione/Prenotazione:

Tasto iscriviti nel sito CAI

Approfondimenti:

Doglio, uno dei castelli tuderti che delimitano il confine tra i guelfi di Orvieto e i ghibellini di Todi.
Questo paesino immerso nel verde delle colline umbre a 500 metri sul livello del mare, è delimitato da due torrenti e ancora oggi conserva le sue forme di castello con due porte: porta Fuje con lo stemma di un’aquila che sovrasta 2 aquilotti, secondo la storiografia locale, rappresentano i comuni di Spoleto ed Amelia, sottomessi da Todi e l’altra porta che accede al borgo. L’origine del nome “Doglio”, secondo lo storico Giovanni Battista Alvi, è dato dal fatto che è fabbricato tondo a guisa di botte di olio detta in latino “Dolium“.
Nel Medioevo Doglio rappresentava uno dei numerosi castelli tuderti, segnando il naturale confine e luogo di contesa tra i guelfi orvietani e i ghibellini todini: solamente sotto la repubblica Giacobina (1789-1799) Doglio entrò a far parte del cantone di Monte Castello di Vibio. Il castello conserva ancora un aspetto circolare con le abitazioni che hanno preso il posto delle antiche mura.

Allegati:
Quota di partecipazione: Rimborso benzina singoli equipaggi Contatta gli organizzatori:

Angela Margaritelli  338 6838470

 

N.B. Terzo accompagnatore: Marco Marazzi (CAI TR)