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IL SASSO TAGLIATO Da Orvieto tra storia,tradizione e natura. | |||||
Data: 19/10/2017 | Categoria: Escursionismo, Seniores | ||||
Organizzatori | RICCI VINCENZO | ||||
MOSSONE MARIO | |||||
TIERI RINALDO | |||||
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Descrizione: Si parte dal parcheggio situato in prossimità della chiesa di San Crispino da Viterbo in loc. PONTE DEL SOLE. Dopo aver attraversato un ponticello sul fosso Rio Chiaro si gira a sinistra immettendosi sulla SS 71. Un’edicola ricorda che in questo luogo nel 1263 avvenne la consegna del SS Corporale del Miracolo di Bolsena da parte del Vescovo Giacomo a Papa Urbano IV. Si lascia quasi subito la SS 71 per iniziare a percorrere la dritta strada in salita che appare come il naturale proseguimento della statale stessa. Ben presto si incontra la cosiddetta SELCIATA DEL TAMBURINO: si tratta di un antico tracciato basolato che riemerge soprattutto nel secondo tratto della salita. Salendo, sulla destra è visibile San Lorenzo in Vineis, un complesso monastico molto antico, più volte modificato nelle sue forme e risalente, nelle sue forme attuali, alla metà del 500. Salendo ancora si trova, sulla sinistra,ciò che resta della chiesa di Santo Spirito de’ Monaci Armeni edificata nel 1200. Il portale gotico è stato ricollocato nella chiesa di San Domenico ad Orvieto. Dopo circa 1200 m si gira a destra sino ad incontrare nuovamente la SS 71 che si percorre, in salita per circa 400 m; giunti all’inizio di un’ampia curva si lascia la statale per girare a destra in prossimità di un piccolo edificio con una torretta. Una breve sosta consente di dare uno sguardo al sottostante ex Convento della SS Trinità (che sorge su un monastero cistercense dell’XI secolo) e di ammirare un superbo panorama di Orvieto. SI riprende ancora un po’ a salire inoltrandosi all’interno di un’ampia area boscata denominata Macchia dei Frati. Dopo circa 900 m in leggera discesa si trova a destra una deviazione per il piccolo laghetto di Sugano le cui sponde sono state oggetto di recenti lavori di risistemazione. Si ritorna sul sentiero e si prosegue passando anche il fosso di Pontesasso fino a giungere ai piedi del borgo di Sugano in una zona, denominata Fontanile, caratterizzata dalla presenza di numerose sorgenti una delle quali alimenta un antico lavatoio pubblico. Siamo alla base della rupe basaltica su cui sorge SUGANO ma prima di risalire verso questo piccolo borgo si svolta sulla destra per raggiungere, dopo circa 500 m, le antiche Fonti del Tione. Si torna indietro sullo stesso tratto di percorso per poi risalire, girando a dx, sino al centro del paese. Attraversato l’abitato si scende verso valle per imboccare un antico tracciato stradale spesso incassato nelle vulcaniti e denominato Diverticolo della via Cassia; la strada congiunge siti i cui toponimi sono legati all’antica funzione quale, ad esempio, Ponte di Tavole. Dopo circa 2,5 km si raggiunge il punto più caratteristico del percorso: il SASSO TAGLIATO. Si tratta di un grosso masso che, secondo la tradizione, si aprì al passaggio della processione che recava ad Orvieto il sacro corporale del miracolo del Corpus Domini avvenuto a Bolsena. In alto, sulla parete sinistra, una lapide commemorativa ricorda l’avvenimento. Subito dopo si incontra nuovamente la SS 71, attraversata la quale con un breve percorso di circa 200 m si va ad intercettare nuovamente la selciata del Tamburino che si percorre in discesa sino al punto di partenza. |
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Modalità e mezzi: | Auto proprie Percorso auto: Perugia-Todi-Lago Corbara- Orvieto Scalo. Alla rotonda terza uscita verso str. bagnarese - str. vecchia stazione- str. degli arconi poi a sinistra in via della Gabelletta all'inizio della quale si trova la nuova chiesa di S.Crispino da Viterbo dove si parcheggia. (km.76) | ||||
Appuntamento | Borgonovo ore 7,40 Le Querce ore 8,00 |
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Iscrizione/Prenotazione: Solo ed esclusivamente on line utilizzando tasto Iscriviti |
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Approfondimenti: IL MIRACOLO DI BOLSENA E LA “LEGGENDA DEL SASSO TAGLIATO” L’evento miracoloso, secondo la tradizione cattolica avvenne nel 1263, anno in cui un sacerdote boemo, Pietro da Praga, si trovava in pellegrinaggio in Italia, precisamente a Roma. Il sacerdote intraprese questo pellegrinaggio per fugare il suo dubbio di fede sulla reale presenza di Cristo nell’ostia e vino consacrati.Tornando da Roma egli si fermò a Bolsena dove la mattina seguente al suo arrivo si recò nella chiesa di Santa Cristina per celebrare messa. Durante la celebrazione, al momento della consacrazione, l ‘ostia iniziò a stillare sangue e le gocce caddero sul corporale, sui gradini dell’altare e sul pavimento della chiesa. Il prodigioso evento spinse il sacerdote boemo a recarsi dall’allora pontefice Urbano IV che, in quei giorni soggiornava nella vicina Orvieto per riferire di quanto accaduto. Urbano IV chiese al vescovo locale si recarsi a Bolsena per verificare l’accaduto chiedendo anche di recuperare le reliquie e portarle ad Orvieto. Constatando le reliquie il pontefice dichiarò l’evento “miracoloso” e decise di istituire nel 1264 con la celebre bolla “Transiturus de hoc mundo” la solenne festività cristiana del “Corpus Domini”. Secondo la tradizione, durante il trasporto del corporale da Bolsena ad Orvieto, nei pressi dell’attuale località chiamata Trinità, un grande masso che si trovava sul sentiero improvvisamente si aprì lasciando libero il passaggio alla processione. Ancora oggi una tavola in marmo ricorda questo leggendario evento. La “consegna” del corporale insanguinato a papa Urbano IV avvenne probabilmente in località Ponte del Sole, ai margini della rupe presso la chiesa di San Pietro in Vetere, la cui pianta ed alcuni resti sono emersi durante la recente campagna di scavo nell’area di “campo della Fiera”. ( www.orvietoviva.com/il-miracolo-di-bolsena-e-la-leggenda-del-sasso-tagliato/ ) |
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