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MONTE MOTETTE E VALLE DELLE PRIGIONI | |||||
Data: 22/06/2017 | Categoria: Escursionismo, Seniores | ||||
Organizzatori | RAGNI MARCELLO | ||||
RICCI VINCENZO | |||||
CESARINI VLADIMIRO | |||||
DONATI ADA | |||||
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Descrizione: Siamo nel Parco Regionale del Monte Cucco. L'escursione inizia dal paesino di Coldipeccio (m 604) sul sentiero n. 6 (Sentiero Italia), che sale nel bosco agli 850 m di Serra Piana, dove incrocia il sentiero n. 7, che aggira il Motette a destra. Noi lasceremo entrambi i sentieri per salire liberamente il crinale orientale del monte, cercando la via più comoda tra isole di contorti faggi, sempre più radi, fino a raggiungere gli erti e spettacolari prati superiori. Bellissima e privilegiata la vista sui monti intorno ed in particolare sul Cucco e sulla alta parete rocciosa del Corno di Catria. Attraversato l'aereo crinale erboso della vetta del Motette (m 1331), si scende con vista scoperta il versante sud-occidentale, alla Fonte di Pian di Rolle (m 968) e dopo una breve sosta si riprende verso est il sentiero n. 6, lasciandolo quasi subito per il più ripido sentiero n. 22, che scende alla profonda e verdissima Valle delle Prigioni. Giunti all'alveo dell'omonimo Rio, lo si segue sul sentiero n. 5 in un suggestivo scenario di fitti boschi e imponenti rocce di calcare massiccio. Si passa anche sotto un gigantesco masso detto "scarpa del diavolo", prima di raggiungere Pascelupo (m 529), dove termina l'escursione. Nota: Prima della partenza da Coldipeccio, porteremo la maggior parte di automobili a Pascelupo. Ciò permetterà di risparmiare un centinaio di metri di dislivello in salita. |
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Modalità e mezzi: | Mezzi propri. Itinerario: Borgonovo, Collestrada, dir. Ancona, Fossato di Vico, Costacciaro, Scheggia, Isola Fossara, Coldipeccio (km 76) | ||||
Appuntamento | La partenza è fissata alle ore 7,15 dal parcheggio di Borgonovo e/o alle ore 7,30 dal bar di Collestrada. |
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Iscrizione/Prenotazione: Iscrizioni solo ed esclusivamente on-line utilizzando il tasto iscriviti. Escursione riservata ai soli soci CAI in regola con il tesseramento 2017. |
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Approfondimenti: “Mille anni fa la montagna doveva essere tutta un forteto. Tra i tronchi giganteschi doveva vigoreggiare un sottobosco impenetrabile, dove la fauna era ricchissima. Ma i signori indiscussi della montagna, feroci, irrequieti, perpetuamente affamati, aggressivi specialmente di inverno con la neve, corridori velocissimi e instancabili, capaci di coprire molte decine di chilometri in poche ore, forando la selva, erano i lupi.”(Luigi Michelini Tocci). Trovavano forse da sfamarsi a Pascelupo? Il toponimo è tutto un programma! Poi sul Monte Cucco, come sul Catria, sul Nerone ed altri, arrivarono i primi eremiti, che contesero ai lupi le caverne e gli anfratti della montagna e forse impararono anche a convivere e ad usare gli stessi tratturi. Ora i lupi sono veramente rari e ben nascosti; gli ultimi stanno proprio qui nella Valle delle Prigioni, splendida e solitaria forra, lussureggiante di vegetazione e dai mille anfratti, ma percorribile senza attrezzature e .. nel silenzio dovuto ad un santuario della natura. |
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Allegati:
2017-06-22 Motette e Prigioni.pdf |
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