Tel: 075.5730334 (mar e ven, 18.30 - 20.00)
E-mail: posta@caiperugia.it 

INSIEME SUL CUCCO (1.556 metri) CON I NUOVI SOCI
Data: 28/05/2017- Categoria: Escursionismo, Escursionismo
Organizzatori FRANCO FABRIZIO
CALISTRI FRANCO
MESCHINI PIERLUIGI
FIDANI CRISTIANO
Descrizione:

Come ogni anno, con l'entratata nella buona stagione, la Sezione organizza un'escursione specificatamente dedicata ai nuovi soci, come occasione ed opportunità di incontro con chi per la prima volta si è avvicinato all'escursionismo CAI. Tradizionalmente l'escursione si svolgeva nello scenario dei Monti Sibillini; la non completa sicurezza di molti dei sentieri della zona e la difficoltà stessa a raggiungerla (molte strade sono ancora interotte) ha suggerito, in attesa di poter presto ritornare sui nostri amati Sibillini, di scegliere un'altra meta altrettanto accattivante. Si è deciso di andare nel Parco del Monte Cucco disegnando un'escursione che permetterà di attraversare buona parte del Parco stesso. Sono possibili due percorsi, tutti e due si concludono in Val di Ranco (Ristorante/Albergo Tobia)

1. Percorso. Da Tobia (1.060 metri) si prende il Sentiero 225 (ex 1) che da Val di Ranco porta A Pian delle Macinare. Percorsi 500 metri, poco prima di arrivare alla Fonte Acqua Fredda si prende sulla dx il Sentiero 226 (ex 2) che in salita passando per la Madre dei Faggi e Colle degli Scogli porta all'area Decollo Sud (1.200 metri). Si prosegue sempre sul S.226 che, superato l'ampio spazio erboso dell'area di decollo inizia a salire il versante Sud/Est del Cucco seguendo un'ampia e sassosa carrareccia, fino ad arrivare ad piccolo Rifugio/Biglietteria per la Grotta (1.300 metri). Poco prima di arrivare al Rifugio si lascia il S.226 (che prosegue verso l'ingresso della Grotta) per prendere a dx il Sentiero 240 e subito dopo 239 (ex 15 e 14) che seguendo il crinale portano alla cima del Cucco (1.566 metri). Qui i due gruppi si incontreranno, procedendo insieme nella discesa. Dalla cima sempre sul crinale si continua sul S.239 fino ad incrociare (1.460 metri) il Sentiero 226 (ex 2) che proviene dalla Grotta. Si prende a Sx fino a raggiungere la parte terminale della Valrachena (1.420 metri). Si imbocca la ripida Valrachena raggiungendo la strada asfaltata e, piegando a dx, l'ampio pratone di Pian delle Macinare, dove è presente un piccolo rifugio, probabilmente aperto. Da Pian delle Macinare si riprende il Sentiero 225 che riporta in Val di Ranco   

2. Percorso. Il secondo percorso prevede la partenza direttamente dall'area di decollo Sud, evitando la salita al Colle degli Scogli.

Lunghezza Percorso: 12 km. la prima escursione 9 km. la seconda escursione Dislivello: 1100 circa la prima escursione 800 circa la seconda escursione Durata stimata: 5/6 ORE
Difficoltà: E Indicazioni: Abbigliamento da montagna, scarponcini da trekking, consigliati i bastoncini
Modalità  e mezzi: Pullman
Appuntamento

Ore 7,30 Borgonovo (Centova) In fondo al parcheggio verso San Sisto

Iscrizione/Prenotazione:

Solo ed esclusivamente on line, tasto Iscriviti,  entro le ore 18 di Venerdì 26

Escursione riservata ai soli soci CAI in regola con il tesseramanto 2017

Approfondimenti:

Il Territorio. Il Parco del Monte Cucco, posto al confine nord-est, della Regione Umbria è delimitato dal crinale dei monti Appennini su cui svetta il Cucco (metri 1.566), dal percorso storico della Via Flaminia, dai fiumi Sentino e Chiascio. La popolazione residente nel Parco è di circa 8.000 abitanti. Nella zona montana l’attività dell’uomo è incentrata sulla conduzione dei boschi e sul pascolo. Il fondo valle è in gran parte utilizzato a seminativo con colture non intensive. Sono presenti nel territorio dei Comuni del Parco numerose attività artigianali e manifatturiere di piccole dimensioni, imprese ricettive e di ristorazione che, insieme all’elevato livello dei servizi, assicurano una piacevole ed agevole fruizione del Parco. Le città più importanti, per grandezza e patrimonio culturale, che si trovano di confine del territorio del Cucco, sono: Gubbio a ovest e Gualdo Tadino a sud. Il Parco è ricco di acque sotterranee e di fonti minerali, di corsi d’acqua incontaminati, di grandi faggete intatte, di grotte carsiche inaccessibili ai più (fortunatamente!). Il Parco ospita il lupo e l’aquila reale. Esso è caratterizzato da molti centri storici minori ma ricchi di testimonianze culturali ed artistiche, e numerosi e suggestivi eremi benedettini. L’alta qualità del Parco del Monte Cucco lo rende luogo ideale per la pratica dello sport in montagna: il volo a vela, lo sci di fondo, il trekking. Le quote più alte della, catena appenninica sono caratterizzate da faggete e pascoli montani, da pareti rocciose e forre molto profonde nelle quali scorrono corsi d’acqua. I monti declinano dolcemente e progressivamente in una fascia di alte colline caratterizzate anch’esse da boschi pregiati e da pascoli. Più in basso si trovano boschi cedui che digradano a loro volta in zone coltivate. Nella valle si snoda la Via Flaminia, ed i fiumi Sentino e Chiascio. L’ambiente montano si presta ad una presenza significativa del lupo e, probabilmente del gatto selvatico oltre quella del daino, del cinghiale, dell’istrice, della martora, della lepre. Sono presenti alcuni esemplari di aquila reale oltre che il falco, la starna, la coturnice, il gufo reale, il martin pescatore. Nelle parti alte dei corsi d’acqua vive insieme alla trota fario ancora il gambero di fiume.

La Storia. Alla originaria civiltà umbra, si sovrappone, nella sua prima espansione, quella romana. Infatti nel 220 a.C. il console Caio Flaminio iniziò la costruzione della Via Flaminia per congiungere Roma all’alto Adriatico. Helvillum (Fossato di Vico), Suillum (Sigillo), Ad Ensem (Scheggia), rimasero sempre nell’orbita politica e culturale romana prima e bizantina poi, costituendo con i loro territori un tratto del corridoio che unì Roma a Ravenna nonostante la pressione dei ducati longobardi. Castrum Costacciarii (Costacciaro) fu edificato dal Comune di Gubbio intorno al 1250 a fortificare il confine comunale orientale insieme a Scheggia. Sigillo e Fossato di Vico, fecero invece parte del territorio del Comune di Perugia che si garantiva, in tal modo, con la strada di valico, l’accesso al mercato del sale dall’Adriatico. Di grande importanza sono i reperti archeologici collegati alla Flaminia che sono conservati in antiquarium ancora visibili nel loro insediamento monumentale originario come il Pontespiano. I quattro comuni che compongono il Parco offrono centri storici ricchi di mura e torri difensive, di chiese, di dipinti, di raccolte fossili, di documenti archivistici rari. Nella parte più a nord del territorio si trovano molte abbazie benedettine e camaldolesi di cui le più importanti sono quella di Sant’Emiliano in Congiuntoli, di Sitria a Isola Fossara e l’Eremo di San Girolamo a Pascelupo. Percorrendo in auto la Via Flaminia si possono ammirare e visitare tutti i centri storici più importanti, mentre attraverso le strade interne, che si dipartono da Scheggia, si può accedere allo straordinario itinerario costituito dalle abbazie. Per altre strade interne si accede alla zona di Val di Ranco e agli insediamenti turistici ivi costruiti negli anni ’60. Nella sua zona montana il Parco è percorso dal Sentiero Italia ed è visitabile anche con la rete dei sentieri del Club Alpino Italiano. Gli stessi sentieri sono adatti al turismo equestre. Alcuni di questi sentieri sono stati particolarmente attrezzati per la mountain bike, tanto che vi si organizzano manifestazioni agonistiche nazionali. 

Allegati: 2017_05_28 Monte Cucco.GPX
Quota di partecipazione: 15 euro Contatta gli organizzatori:

CALISTRI FRANCO 347.5751347

FRANCO FABRIZIO 3472944338

MESCHINI PIERLUIGI 3404903894

FIDANI CRISTIANO 348 6031793