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Monte Boragine | ||||
Data: 26/10/2025 | Categoria: Escursionismo, Azimut | |||
Organizzatori | BAIOLETTI MARCO | |||
FARINELLI SIMONA | ||||
Descrizione: Partenza dal Santuario della Madonna di Capo D'Acqua Salita Dalla fonte (1060 m circa) si prosegue tenendosi sul fondo della valle di Capo d'Acqua. Dopo poco il sentiero inizia a salire con alcuni tornanti sul versante settentrionale (destra orografica) della valle. Superato questo tratto si rientra sul fondovalle e si giunge alla biforcazione di due valli (1218 m). Si continua per quella di sinistra percorrendo una pista per trattori realizzata per il taglio degli alberi. A quota 1260 circa si oltrepassa un vecchio fontanile (fonte Regna ) sulla sinistra e si continua sulla pista che poco oltre incrocia una strada (1300 m circa). Verso sinistra in breve si esce dal bosco su un crinale (1312 m). Si continua, in leggera discesa, per la strada che entra nella valle dell'Acqua Santa. Raggiunto il fosso (1275 m circa), si lascia la strada e si continua (a destra) per un largo sentiero che prosegue sul fondovalle. Dopo un po' si oltrepassa la fonte dell'Acera (1378 m) e si riprende a camminare nel fitto bosco di faggi (Ceppo Nero). A quota 1500 circa, nei pressi di una piccola radura, il sentiero devia nettamente a sinistra e dopo un breve tratto esce definitivamente dal bosco. Per prati si raggiunge in breve un casolare adibito a stalla in località Fragola Rossa (1580 m circa, 1:40 ore). Qui si segue una pista che in leggera salita, verso destra, raggiunge un crinale con un fontanile. Ancora verso destra si prosegue per questa cresta che termina sullo spartiacqua principale, in località Forcella di Fao (1657 m, 1:50 ore). Verso sinistra il sentiero continua passando sotto la cima del monte Arcione poi alla successiva sella passa sull'altro versante dove in breve raggiunge Fonte Secca (1750 m circa). Ancora su sentiero si oltrepassano due piccole insellature (1776 m e 1789 m) e poi un ultimo pendio termina sulla cima del monte Boragine (1824 m). Discesa Dalla cima si ripercorre la strada fatta in salita fino alla forca di Fao. Per non percorrere lo stesso itinerario si segue il filo di cresta superando con brevi saliscendi i vari colli che si susseguono compreso il monte Arcione (1755 m). Dalla forca (1657 m) non si scende per il sentiero fatto all'andata ma si prosegue tenendosi sempre sul crinale. Ancora qualche breve saliscendi e si è sotto il monte San Venanzio. Un ultimo sforzo e si è in cima a questo monte dove giunge anche un impianto di risalita (1801 m). Dalla vetta si scende, senza percorso obbligato, fino ad incrociare la strada bianca che proviene dal parcheggio degli impianti (1550 m circa). Si segue la strada verso destra ed in breve si raggiunge prima la fonte di Selva Rotonda e subito dopo il rifugio Mannetti (1540 m). Dal rifugio si scende seguendo un piccolo sentiero che diventa sempre più marcato e che segue il crinale. A quota 1312 m si incrocia la strada percorsa all'andata e per questa si torna al Santuario. | ||||
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