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Via dei Laghetti al M. Prena
Data: 04/09/2021- Categoria: Escursionismo, Azimut
Organizzatori FURIN GIORGIO PIETRO
BELLUCCI ANDREA
Descrizione: NB - Causa meteo, l'escursione si farà domenica 05/09. Si parcheggia l’automobile nei pressi della carrareccia per l’ex miniera di bitume; si scende nel canale sabbioso sottostante, conosciuto con il nome de “La Fornaca” e si risale sull’altro versante dove si inizia a traversare, senza mai perdere quota, aggirando a sinistra il Monte Veticoso. Oltrepassato un piccolo stazzo, si imbocca il sentiero che dapprima costeggia e, poi, entra nel grande canale di sabbia detto "la Canala", percorrendo il quale si arriva nei pressi di un casotto in muratura circondato da alcuni pini (quota 1.810 m). Il sentiero, evidente e ben segnato, prosegue dapprima pianeggiante e, poi, in salita alla sinistra (destra orografica) del canale. Lasciata a sinistra la targa che indica l’attacco della “via Cieri” che sale al M. Infornace, si inizia a salire fra grandi massi di roccia liscia e bianchissima che conducono all’ingresso del canale vero e proprio (0h40’ dalla partenza) dentro il quale si sviluppa la Via dei Laghetti. Dopo alcuni brevi e divertenti passaggini di semplice arrampicata si raggiunge la prima vera difficoltà della via: un muretto di III grado, di solito bagnato nella parte centrale, che è possibile superare arrampicando sia al centro (freccia rossa) che ai suoi lati. Superato l’ostacolo si prosegue la salita superando svariati passaggi di II grado. In questa prima parte del canale a tratti si cammina, ma per la maggior parte si arrampica costeggiando i caratteristici laghetti. Si raggiunge così il secondo passaggio di III grado della via, che si presenta come una placchetta liscia, appoggiata ad uno spigolo quasi a formare un diedro, che si supera forzando il passaggio in aderenza, con un solo appoggio per i piedi dentro lo spigolo e con un solo buon appiglio per la mano destra subito dietro lo spigolo (il quale si trova solo quando si è nel mezzo della placchetta). Si continua ad arrampicare per un lungo tratto dove si supera anche il terzo passaggio di III grado costituito da uno stretto camino che precede un masso incastrato. Uno dei lati del camino è completamente lisciato dall’acqua. Si risale il camino facendo contrapposizione con la parete di destra e sfruttando un solo buon appoggio per i piedi ed un paio di appigli per le mani sulla parete liscia di sinistra. Superato il camino ci si infila sotto il masso incastrato (è anche possibile arrampicare alla sua sinistra). Segue un tratto senza eccessive difficoltà dopodiché si supera un ultimo risalto roccioso un po’ esposto (II grado), quota 2.200 m circa, e si accede alla parte superiore del canale che si allarga e dove le difficoltà terminano. Poco oltre il canale piega decisamente a destra e raggiunge un forcellino dove si congiunge alla Via Brancadoro che sale da destra (quota 2.380 m circa). Da questo punto in poi il percorso cambia totalmente, da incassato e angusto diventa aereo e segue l'ampio crinale che punta dritto alla cima. La traccia, non sempre netta, supera brevi saltini aggirandoli, e faticosamente risale su terreno prevalentemente pietroso fino ad uscire in vetta (2561 m, 3h15’ dall’attacco della via, 4h00’ dalla macchina). Bellissimo il panorama che si gode dalla cima del Monte Prena: dalla cresta rocciosa fra il M. Infornace e le Torri di Casanova, al Corno Grande con le sue tre cime, al Monte Camicia, all'altopiano di Campo Imperatore. Il ritorno avverrà per la normale dal Vado di Ferruccio: dalla cima del Prena imboccheremo per un breve tratto la cresta est, per poi scendere a sinistra in un canalino detritico ripido che immette in un vallone più ampio ma dal fondo sconnesso. Man mano che si scende il sentiero migliora e al termine del vallone si piega verso destra per raggiungere un piccolo pianoro (2.369 m). Si prosegue su comodo sentiero scendendo un secondo ripido costone che ci porta sul largo crinale che unisce il M. Prena al M. Camicia. Con lievi saliscendi si percorre l’ampia cresta fino al Vado di Ferruccio (tabella segnaletica, 2233 m). Dal vado si devia nettamente verso destra e si prende il sentiero che attraversa con un lunghissimo diagonale i vasti pratoni del Ferruccio. Oltrepassato un fosso, si risale qualche metro e si continua a scendere per prati fino a raggiungere la strada sterrata a quota 1.745 m che, in breve, verso destra, riporta al punto di partenza (1h45').
Lunghezza Percorso: 11 km circa Dislivello: 1.000 mt. circa Durata stimata: 7 h
Difficoltà: EEA/PD Indicazioni: La via dei Laghetti è una di quelle escursioni che si posizionano in una zona di confine tra l'escursionismo e l'alpinismo: si tratta di un percorso prevalentemente escursionistico ma con alcuni passaggi alpinistici per cui è sconsigliato a chi non ha mai praticato arrampicata o vie alpinistiche. L'itinerario si sviluppa prevalentemente sul fondo di un canale dove lo scioglimento delle nevi forma i cosiddetti laghetti, pozze d'acqua trasparente intervallati, gli uni dagli altri, da verticali e lisci salti di roccia che a volte possono essere aggirati, mentre altre volte vanno superati direttamente affrontando passaggi alpinistici non banali. Alle difficoltà alpinistiche spesso si aggiunge il pietrisco che ricopre alcuni passaggi facendoli diventare particolarmente insidiosi. Per tutti questi motivi l'uscita è riservata a escursionisti esperti, che hanno dimestichezza di falesie o vie alpinistiche, forniti di attrezzatura adeguata (casco e dotazione alpinistica di base).
Modalità  e mezzi: Mezzi propri
Appuntamento H. 5 Bar Bella Napoli zona industriale Ponte San Giovanni
Iscrizione/Prenotazione: On line sul sito della sezione
Approfondimenti: Cartografia: CAI "Gran Sasso d'Italia" carta dei sentieri, scala 1:25.000, edizioni Selca Monografie: Alesi, Calibani, Palermi: Gran Sasso, le più belle escursioni (ed. 1996)
Allegati: monte_prena_via_dei_laghetti.zip
Quota di partecipazione: nessuna Contatta gli organizzatori: Andrea BELLUCCI - tel. 335 5284478 Giorgio FURIN - tel. 348 7045767