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"La montagna è fatta per tutti, non solo per gli alpinisti: per coloro che desiderano il riposo nella quiete come per coloro che cercano nella fatica un riposo ancora più forte"

GUIDO REY

Organismi regionali

                                        

 

L’escursionismo è l’espressione più completa ed autentica dell’andar per monti. Nonostante sia stata l’attività più praticata dal corpo sociale del Club Alpino Italiano e da più tempo, solo in alla fine degli anni ‘80 ha cessato di essere data per ovvia e scontata e ha visto il suo formale riconoscimento attraverso la nascita, nel 1991, di un organismo tecnico centrale, la Commissione centrale per l’escursionismo e dei sottostanti organismi territoriali periferici, le commissioni regionali o interregionali per l’escursionismo.

A questi organismi è stato affidato il compito di organizzare il settore escursionistico, di assicurare la formazione e l’educazione dei soci interessati alla pratica dell’escursionismo, di favorire l’uniformità della segnaletica e delle legislazioni riguardanti il campo della sentieristica, di ottenere un’adeguata formazione degli accompagnatori di escursionismo, a sostegno delle sezioni che ne abbisognassero.

 

   

 

 

 

 

 

Commissione Regionale OTTO Speleologia

 

Gli Organi Tecnici Territoriali Operativi (OTTO), regionali o interregionali, costituiti ai sensi dello Statuto e del Regolamento generale, operano nell'ambito dei Gruppi Regionali (GR) in raccordo con i corrispondenti Organi Tecnici Centrali Operativi (OTCO) di cui attuano le direttive e gli orientamenti tecnici. I Comitati Direttivi Regionali (CDR) svolgono le funzioni di indirizzo politico-locale, di coordinamento dei programmi e di controllo dei risultati raggiunti dagli OTTO.

I componenti degli OTTO vengono scelti per le loro competenze specifiche, la disponibilità e le capacità nel campo in cui devono operare cercando di favorire la presenza della componente femminile. Per gli OTTO dotati di figure titolate è previsto, quale requisito per la nomina, il possesso del titolo o della qualifica corrispondente, non soggetto a provvedimento di sospensione in atto. Tale requisito non è indispensabile per i componenti degli OTTO Comitato scientifico regionali e interregionali, a fronte di documentate competenze acquisite.

 

 

 

Nel 2016 nasce ufficialmente la Commissione Interregionale di Alpinismo Giovanile Marche Umbria, finalmente anche nella nostra regione diventa operativo l'organo territoriale e una Scuola Interregionale.  Questa è stata una novità molto importante per il movimento giovanile regionale, che fino ad ora ha viaggiato a vista, facendo affidamento alla buona volontà e capacità dei singoli.

Questo è un passaggio molto importante, finalmente si avrà l'occasione di rendere organico il lavoro che in diverse sezioni già si sta portando avanti, puntando decisi al raggiungimento dei livelli di qualità e quatità presenti nelle altre regioni.

I principali compiti della neo commissione, in collaborazione con la Scuola Interregionale Marche Umbria, saranno:

  1. Diffondere tra i giovani la conoscenza della montagna ed avviarli alla pratica dell’alpinismo.
  2. Indirizzare coordinare le iniziative delle scuole, commissioni o gruppi giovanili sezionali o intersezionali e dei singoli accompagnatori di alpinismo giovanile. 
  3. Promuovere manifestazioni a carattere regionale o interregionale.
  4. Fornire compatibilmente con i mezzi e gli uomini a disposizione gli aiuti e la collaborazione necessaria per promuovere e sostenere le attività giovanili periferiche.
  5. Promuovere lo studio e la ricerca delle materie riguardanti proprio settore disciplinare.
  6. Organizzare corsi per la formazione e l’aggiornamento di accompagnatori Regionali di alpinismo giovanile.
  7. Promuovere, controllare ed  approvare preventivamente e successivamente, la realizzazione di corsi di formazione e di aggiornamento per accompagnatori sezionali di alpinismo giovanile.
  8. Istituire e tenere aggiornato per conto del CDR l’albo degli accompagnatori sezionali di alpinismo giovanile.
  9. Dare ai Presidenti di sezione il parere sulla nomina degli accompagnatori sezionali e vigilare sul mantenimento dei requisiti per l’attribuzione di tale qualifica.