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"La montagna è fatta per tutti, non solo per gli alpinisti: per coloro che desiderano il riposo nella quiete come per coloro che cercano nella fatica un riposo ancora più forte"

GUIDO REY

Anello di Monte Motette e Valle delle Prigioni
Data: 23/01/2021- Categoria: Escursionismo, Nessuna
Organizzatori OROLOGIO GIACOMO
Descrizione:

Punto di partenza di questo interessante anello è il paese di Pascelupo (m 530). Lasciate le auto nel paese, si sale verso il
borgo di Coldipeccio, incontrando a sinistra il segnavia CAI n.6. Dove lo sterrato si trasforma in sentiero, ci troviamo già
alti sulla stretta valle delle Prigioni. Dopo una lunga diagonale si raggiunge la località Serra Piana (m 849, paletto CAI),
siamo al bivio. A destra si stacca il sentiero n.7 (Giro del Monte Motette) che ora seguiremo. In pochi minuti si raggiunge
un panoramico crinale con vista sul versante sud del monte Catria. Da qui inizia il saliscendi sul versante settentrionale del
monte Motette, dapprima nel bosco e poi su terreno più aperto. Oltrepassata una fonte ed un costone, il sentiero si innesta
sul tracciato di una pista in disuso con la quale completiamo il traverso. Perdendo leggermente quota, ci si cala sulla
ampia ed erbosa costa occidentale.
Senza necessità di perdere ulteriormente quota, si piega a sinistra seguendo la marcata traccia che punta in direzione di
una stalla. Da qui in pochi minuti si arriva comodamente al pian di Rolla (m 968, è presente una fonte). Da qui si sale per il
ripido sentiero che porta in vetta fino a raggiungere la quota di 1331 metri slm. Dopo una sosta, si scenderà a ritroso fino
al fontanile.
Si prosegue sul sentiero che si allontana verso sinistra. Dopo poco si scende sulla destra lungo il sentiero 22, perdendo
velocemente quota, fino a raggiungere Fosso della Cupa (m 475). Qui si intercetta il sentiero 5 e si prosegue
costeggiando il torrente ed inoltrandoci lungo la Valle delle Prigioni, con il suo caratteristico cunicolo e masso forato,
chiamato “Scarpa del Diavolo”.
Rapidamente, ed in leggera salita, si prende il sentiero 46 fino al paese di Pascelupo.

Lunghezza Percorso: 15 km Dislivello: più o meno 900 m. Cartografia: Parco del Monte Cucco Regione Umbria 1:25000 Kompass 2465 1:50000 Durata stimata: tempo previsto 6,30 ore più soste
Difficoltà: EE Alcuni tratti del sentiero presantano ripidi pendii erbosi, che nella stagione invernale possono risultare coperti di neve o semplicemente scivolosi. Inoltre l'altezza ridotta della galleria può risultare scomodo per l'attraversamento. Infine il significativo dislivello sia positivo che negativo potrebbe mettere a dura prova il fisico. Indicazioni: si raccomanda abbigliamento consono alla stagione e alla quota (media); sono consigliati guanti e berretto di lana, giacca anti-vento e cambio asciutto e pulito completo da lasciare in auto. Bastoncini da trekking per lo sforzo fisico. Nel sentiero sono presenti guadi, si consigliano scarpe di ricambio. Obbligatorio avere scarponcini da trekking e giacca anti-pioggia. Una torcia elettrica, con pile cariche, per affrontare la galleria. Acqua e alimentazione: Sono presenti delle fonti di acqua ma non è garantita la potabilità della stessa, quindi si consiglia di portarne a sufficienza in base alle proprie esigenze; almeno 2 litri. Pranzo al sacco.
Modalità  e mezzi: mezzi propri
Appuntamento

Ritrovo alle 6.30 al parcheggio Pian di Massiano dietro stazione MiniMetro.
Gubbio alle 7.45 Bar di viale Teatro Romano.
Pascelupo 8.30.

Iscrizione/Prenotazione:

SOCI CAI TRAMITE SITO.

NON SOCI CAI PRESSO SEDE DELLA SEZIONE 

Approfondimenti:

Motette (m 1331) è la cima meno frequentata del massiccio del Monte Cucco. Aguzzo e ripido su tutti i versanti, si erge
come un dente un po’ a est dell’allineamento orografico del Cucco, al quale è unito dalla sella erbosa del Pian di Rolla. In
caso di buona visibilità, il panorama è amplissimo sui massicci del Cucco e del Catria. Il primo mostra la bella parete nord
e il lungo solco della forra di Rio Freddo, la cui discesa, è bene ricordarlo, è stata fra quelle che hanno contribuito, negli
anni ’60 allo sviluppo del torrentismo in Italia. Prima fu percorsa per errore, fin oltre la metà, da un escursionista solitario,
nel 1958; poi fu discesa integralmente dagli speleologi del CAI di Perugia nel 1969. Il Catria offre un primo piano della
parete rocciosa del Corno, che sovrasta l’abitato di Isola Fossara. E’ poco frequentata dai rocciatori, probabilmente per la
scomodità di raggiungere gli attacchi. Il confine regionale non segue un criterio geografico, ma coincide con il Rio Freddo,
attribuendo all’Umbria la bella Valle delle Prigioni e i paesini di Coldipeccio, Pascelupo e Perticano, che fino alla metà del
secolo scorso ebbero una vita propria. Poi le magre risorse (essenzialmente pascoli e legname) non furono più ritenute
sufficienti e si è avuto l’esodo da questa zona, tradizionalmente diretto verso Roma. Tornano a popolarsi in parte solo in
agosto, quando gli emigrati, o i loro eredi, vengono a trascorrere le ferie al loro luogo di origine.

Allegati:
Quota di partecipazione: La quota di partecipazione è fissata a € 15 per l'assicurazione dei partecipanti NON soci CAI da attivare personalmente presso la sede della sezione in via della Gabbia in Perugia, entro il giovedì precedente all'escursione. Peri i soci CAI registrarsi attraverso il sito. Contatta gli organizzatori:

Giacomo Orologio 3473827193