"La montagna è fatta per tutti, non solo per gli alpinisti: per coloro che desiderano il riposo nella quiete come per coloro che cercano nella fatica un riposo ancora più forte"
GUIDO REY
In questa sezione sono riportati i tracciati dei principali sentieri, a partire da quelli del Parco del Lago Trasimeno, che interessano l'area territoriale di competenza della sezione CAI di Perugia (Area 9 nella nuova classificazione regionale) che, oltre il comune di Perugia ed i comuni del Lago Trasimeno, comprende i comuni di Corciano, Torgiano, Deruta, Marsciano e Collazzone.
Per ogni sentiero viene riportato lo sviluppo dell'itinerario da Google maps, una breve descrizione del percorso ed il tracciato in .gpx scaricabale.
Sentiero M03 Castel Rigone - Torre Fiume
Km. 15- Difficoltà: E Dislivello +/- 595 metri Segnaletica CAI B/R
Descrizione. Si parte dalla piazza centrale di Castel Rigone e, dirigendosi verso le mura a ovest, attraversando le vie del borgo. Si percorre il belvedere e si scende in direzione di Rigonella. Da lì si scende lungo un sentiero che sfiora pascoli e una macchia costituita per lo più da cerro, roverella, ginepro, corbezzolo e ginestra. Si arriva all’agglomerato del Poggio che si lascia sulla destra proseguendo in discesa fino a incrociare la strada statale Castel Rigone - Lisciano Niccone. La si attraversa e seguendo la segnaletica si prosegue per la stradina che delimita il fianco alberato della collina separandolo dai coltivi e pascoli di Pian di Marte. Si piega a sinistra e da qui inizia la salita per la Torre di Fiume (424 m. s.lm.) che si raggiunge dopo alcuni tornanti. Dopo una breve sosta nei pressi dell’antica torre si prende sulla sinistra il sentiero che sale e si inoltra nel bosco di cerro e carpino bianco. Verso la sommità, intorno alla zona di Torre Civitella, si incontrano pascoli spesso interrotti da arbusteti a ginestra dei carbonai con macchie di eriche e cisti. Si imbocca l’ampia strada bianca di crinale andando verso sinistra, si attraversa la località di Trecine, godendo di ampi panorami verso il lago e i rilievi che lo contornano. Qui si riprende la strada asfaltata ombreggiata da antichi pini che ci riporta a Castel Rigone, con una breve variante in terra che passa a valle, nella zona del Galluzzo.
Sentiero M12 Magione Monte Ruffiano
Km. 13 - Difficoltà E Dislivello +/- 460 metri segnaletica CAI B/R
Descrizione. Il punto di partenza di questo itinerario è rappresentato dal cimitero di Magione. Si percorre uno stradello di crinale che attraversa aree coltivate a olivo. Lungo la strada si aprono vedute panoramiche sul lago Trasimeno e le sue isole. Il borgo che si intravede sulla sinistra è Montecolognola. Proseguendo il paesaggio si apre sulla valle della Goga con Colpiccione in primo piano, alcuni pini secolari e nuclei sparsi di cipressi. Si passa accanto al podere Petraia, alternando zone di bosco a tratti aperti, si imbocca una strada più ampia che si dirige verso la strada di collegamento tra il Trasimeno e Castel Rigone. Si attraversa la strada e si prende un piccolo sentiero che costeggia un’area archeologica sino ad arrivare a un bivio. Si sale verso Casa Quarantaia (494 metri) e si prende un sentiero molto panoramico che attraversa a mezza costa una zona di recente imboschimento (leccio e querce, cipressi, cedri). In poco tempo, seguendo i segnali, si arriva alla radura sotto il Monte Ruffiano. Si può salire alla cima del poggio dove si trovano i ruderi di una vecchia torre fortificata (423 metri). Dalla radura si torna indietro e si piega a destra prendendo un sentiero panoramico parallelo e più in basso rispetto al precedente. Si gode una bella prospettiva sulla chiesa di San Donato ed alcuni casali tipici. Si ritorna alla strada asfaltata e dopo averla attraversata si percorre lo stesso itinerario dell’andata sino al punto in cui si era usciti dal bosco all’altezza di una grande proprietà agricola con casale ristrutturato di recente (I Pianelli). Da questo punto si prosegue in salita per la strada che si dirige verso il Colle Castelluccio (478 metri). Da qui seguendo la segnaletica in poco tempo si torna al punto di partenza.
Sentiero M13 La Marzolana - Montali - S.Arcangelo
Km.9,7 - Difficoltà T- Dislivello +/- 400 metri
Descrizione: Si parte dalle ultime case di Sant’Arcangelo, dalla zona di Borgo Cenaioli. Si sale per una strada bianca che passa attraverso gli olivi per arrivare a una piazzola, gestita dalla Coop. La Marzolana, e si prendere il Sentiero della Pace che sale inoltrandosi al limite del bosco. Fin da subito si possono osservare le caratteristiche della ricca vegetazione arborea ed arbustiva di tipo mediterraneo. In località Pianella, su una bella radura con tavoli e panche si può fare una prima sosta: c’è l’acqua e una struttura in legno adibita a centro informazioni della Cooperativa in cui si trovano ulteriori informazioni e reperti naturalistici riferiti al Monte Marzolana (586 m. s.l.m.). Da questo punto di osservazione si può apprezzare una prima vista dall’alto sul lago Trasimeno e sull’ isola Polvese. Si continua per la strada bianca che sulla destra si addentra nel bosco, in salita decisa. In questo tratto la ricchezza della macchia è ancora più evidente. Si nota infatti la forte presenza del leccio con il corbezzolo, l’orniello, la ginestra, il cisto, l’erica, la roverella ed il biancospino. Superata la Fonte il Bosco si fa via via più fitto con la presenza del leccio che si fa predominante per incontrare poi verso l’alto esemplari molto grandi di corbezzolo. Si continua in salita fino a un lungo sentiero in falsopiano che ci porta a una radura di sosta con tavoli e panche. Si continua per la strada che si inoltra nel bosco. Da qui si possono apprezzare scorci sul Castello di Montalera e sulle colline di Panicale e Piegaro e sulla piana agricola prospiciente il lago. Quando si esce dal bosco ci si trova nelle immediate adiacenze di una struttura agrituristica ben inserita nel contesto paesaggistico. Molto bello l’oliveto sommiate che circonda i casali. In lontananza sulla sinistra si intravede Agello e le colline verso Perugia e sullo sfondo i rilievi appenninici. Occorre costeggiare il bosco per raggiungere la strada bianca delle Vallicelle che collega Montali a sant’Arcangelo. In poco tempo, prendendo a sinistra, una piacevole passeggiata per lo più in discesa ci riporta al punto di partenza.
Sentiero M15 Mongiovino - Buca Del Calcinaio
Km. 11 - Difficoltà T - Dislivello +/- 488 metri
Descrizione: Si parte dal cimitero di Mongiovino, ubicato nei pressi del Santuario, e si prosegue per la strada bianca che si dirige verso il colle dove si intravede il borgo di Mongiovino vecchio. Si attraversa, tenendo la mezza costa in direzione della Buca del Calcinaro, un’area collinare caratterizzata dalla presenza di antichi casolari, in parte diroccati, molti oliveti, vigneti, terreni coltivati e porzioni di bosco. Si continua perdendo quota attraversando una zona ricca di fossi, bivi e incroci dove occorre fare molta attenzione e seguire la segnaletica poi si comincia a salire attraversando un fitto bosco di roverella, erica, viburno, ligustro, cerro. Percorrendo sentieri piacevoli in tutte le stagioni si arriva al Passo Buca del Calcinaro (quota 395 metri slm.) che prende il nome da una piccola fornace, di cui è presente ancora il rudere, che veniva usata per cuocere la calce. Si tiene la destra e si continua in direzione di Muserale fino ad arrivare all’omonima piazzola di sosta attrezzata con tettoia per i cavalli, dopo essere passati nei pressi di vocabolo Scornabecco e avendo difronte la Villa di Monte Solare. Salendo e scendendo in modo repentino, dentro un bosco misto particolarmente ricco di asparagi selvatici, si ritorna alla Buca del Calcinaro. Si prende la strada in terra che si dirige verso Panicale e poi si gira verso la caratteristica cima con pennacchio di alberi del Monte Civitella (quota 498 metri slm.). Si continua diritto per una strada sterrata molto panoramica – Valle del Nestore, Piegaro, Montarale, Petrarvella, Panicale - in mezzo agli olivi; passando accanto a Casale Lombo ci porta verso il borgo di Mongiovino vecchio (quota 490 metri slm.) dove si consiglia una breve sosta. All’edicola votiva si prende la strada asfaltata che scende fino a Vocabolo Paolinami dove si prende a sinistra per un percorso sterrato che riporta al Santuario della Madonna di Mongiovino
Sentiero M16 Fontignano Montali Monte Solare
Km. 14 - Difficoltà E - Dislivello +/- 530 metri
Descrizione. Questo itinerario prende l’avvio dalla piazza di Fontignano per dirigersi, salendo, verso Montali. Uscendo dal borgo, sfiorata l’antica torre, si attraversano oliveti sistemati a gradoni e macchie di roverella fino ad arrivare ad un pianoro panoramico coltivato a ciliegi. Di fronte si ha il colle di Montali con in cima la sua caratteristica fortificazione, sulla sinistra la vallata ricca di oliveti, pascoli e coltivi con Colle San Paolo e Mongiovino vecchio e per finire, sulla destra, una vista sulla vallata di Mugnano e il colle di Agello. Seguendo le indicazioni, in mezzo a esplosioni primaverili del giallo delle ginestre, si arriva a Montali (580 m.). Si aggira il complesso attualmente destinato ad attività turistica dirigendosi verso la chiesa posta a circa 200 metri con di fronte il bosco della Marzolana, il lago Trasimeno, Montalera e la piana agricola prospiciente il lago. Sulla destra i profili di Corciano e Perugia e delle loro colline chiudono l’orizzonte. Da qui si può apprezzare uno dei panorami più interessanti del versante meridionale del Trasimeno. Girando a sinistra si percorre lo stradone che va in direzione di Colle San Paolo per abbandonarlo dopo un po’ nella zona del passo di Porta Materna e entrare nel bosco di roverella e cerro seguendo il sentiero principale. Si sbuca sul fianco NE del Monte Solare in posizione panoramica, sopra la Villa Monte Solare e i suoi oliveti. Il percorso di mezza costa, fiorito e colorato in primavera, ci porta, scendendo poi verso sinistra alla bella Villa che con i suoi annessi ora è una struttura dedicata al turismo. Si riprende la strada che da Montali porta a Colle San Paolo, per deviare poi ancora a sinistra e scendere lentamente, attraverso un paesaggio dolce e rilassante, verso Fontignano
Sentiero M21 Monte Melino - Monte Penna - Montesperello
Km. 14 Difficoltà E Dislivello +/- 497 metri
Descrizione. Punto di partenza dell’itinerario è la piazza di fronte alla chiesa di Montemelino. Tornando di poco sui propri passi si imbocca una strada bianca in salita che si inoltra nella macchia costituita in prevalenza da leccio, corbezzolo, ginestra, ginepro, erica, viburno e cisto. Il fondo del tracciato appare roccioso e la salita porta verso il Monte Penna. In cima si incrocia un sentiero di crinale e si svolta a sinistra in direzione della edicola con croce che si intravede poco più in alto. Giunti alla croce si può fare una breve sosta per apprezzare i paesaggi verso Perugia e il Trasimeno. Si prosegue diritto per la strada di crinale in direzione della sommità del monte Castiglionaccio addentrandosi in una macchia bassa costituita per lo più da corbezzolo, cisti, roverella ed erica. Si svolta a sinistra percorrendo una strada in discesa lungo il versante orientale del monte Castiglionaccio (523 metri). Il sentiero, particolarmente panoramico, offre scorci paesaggistici sulla Val Lupina, sulla valle di Mugnano, su Agello e su Montali ed i boschi della Marzolana. Si prosegue, osservando i segnali, aggirando il rilievo e puntando verso il lago, che a un certo punto comincia a intravedersi tra la vegetazione. Si attraversano vari tratti di bosco dove si nota in particolare prima il pungitopo, poi corbezzoli e infine cerri. Scendendo in maniera decisa si arriva ad alcune case sparse al limitare del bosco. Da lì si prende il sentiero che sulla destra costeggia il fianco della collina fino ad arrivare a un punto panoramico da dove si osservano il borgo di San Savino e il lago Trasimeno. Proseguendo sulla destra si prende uno stradello molto sconnesso e a tratti roccioso che sale in modo ripido sul fianco della collina portandoci al Podere Penna e quindi alla cima del Monte Penna (496 metri). Si prosegue percorrendo un sentiero di cresta e si incrocia di nuovo l’edicola con la croce dalla quale si può ritornare al punto di partenza. Un’altra opzione è quella di proseguire diritto per un sentiero di crinale che in discesa porta sino al bivio per i conservoni dell’acqua e quindi a Montesperello dove si consiglia una breve sosta. Si prende poi la strada asfaltata in discesa e la si percorre per circa 400 metri. Si piega a destra per una strada bianca che è caratterizzata sul lato a monte dalla presenza del bosco misto mentre si trovano a valle oliveti e zone coltivate. Si continua nel bosco per raggiungere Montemelino, punto di partenza della passeggiata.
Sentiero M23 Missiano - Monte Petravella- Panicale
Km. 9,0 Difficoltà T Dislivello +/_ 396 metri
Descrizione. Il punto di partenza della passeggiata è rappresentato dall’area parcheggio del piccolo cimitero di Missiano. Si percorre per un breve tratto la strada provinciale che collega Missiano a Panicale e si prende sulla sinistra una strada in terra che sale. Si attraversa un’area ricca di olivi e muretti a secco che si apre sul paesaggio circostante: le colline di Panicale con sullo sfondo Mongiovino e Monte Solare, mentre di fronte appare il borgo stesso, con la sua torre campanaria, i monumenti e le antiche case. Si entra poi nel bosco dove sono presenti la roverella, il cerro, il leccio e l’orniello. Il piano arbustivo risulta costituito da ginestra, corbezzolo, cisto, erica, rosa canina e ligustro. Sulla sinistra, salendo, si osserva la vallata del Nestore con Piegaro e Montarale sullo sfondo. Prima di raggiungere la cima del Monte Petrarvella, 627 m., si attraversa un pianoro panoramico e si passa vicino a un casale abbandonato situato in posizione dominante. Sulla sinistra si intravedono le antenne del monte Pausillo. Sulla destra il fianco della collina del Petrarvella e un altro punto di vista su Panicale e i suoi dintorni. L’area è incolta ed è caratterizzata dalla presenza di una ricca macchia arbustiva composta da rovi, ginestre e prugnoli. Si arriva in cima al Petrarvella, riconoscibile per la chioma di pini neri, lungo un sentiero a tornanti che si svolge in una macchia bassa e rada. Dopo una breve sosta si prende a scendere in direzione di Panicale prima lungo un sentiero nella macchia un po’ sconnesso poi per un crinale panoramico con sulla sinistra il lago Trasimeno e sulla destra le colline che guardano verso la valle del Nestore. Molto belli alcuni piccoli casali ristrutturati che si incontrano lungo la via. Si continua la discesa sino a una strada in cemento che in modo deciso ci porta a Panicale. Nell’ultimo tratto si può osservare dall’alto e da vicino il centro storico. Arrivati ai piedi della discesa, si consiglia una passeggiata all’interno del borgo e lungo il belvedere che costeggia il lato nord delle mura. Seguendo le indicazioni si può tornare in poco tempo al punto di partenza, passando accanto al cimitero e alla chiesa dei Cappuccini, sito storico che avrebbe bisogno di importanti lavori di restauro.
Sentiero M25 Passignano Poggio Belveduto
Km. 12 Difficoltà t Dislivello +/- 370
Descrizione. Il punto di partenza di questo itinerario è rappresentato dalla piazza centrale di Passignano sul Trasimeno, nelle vicinanze del Municipio. Si consiglia una passeggiata nel centro, prendendo la scalinata che porta al borgo. Si esce prendendo verso l’alto l’Itinerario 50 e poi, seguendo la segnaletica, una strada bianca che va verso Le Masse. La passeggiata mostra da subito grandi panorami verso il lago. Arrivati a Le Masse, con la villa dal color rosa antico e la chiesa, si continua diritto costeggiando in leggera discesa la villa padronale e si attraversano campi in pianura ed in leggera salita per raggiungere fra gli olivi le case della zona di Cerqueto. Da lì si prosegue fino ad arrivare a un piccolo gruppo di case intorno alla bella chiesa di San Donato, in posizione strategica e panoramica sul lago Trasimeno. Si consiglia la sosta per una breve visita. Si torna un po’ indietro, si costeggiano alcuni casali e si arriva alla villa padronale in vocabolo La Martinella ornata da notevoli esemplari arborei e quindi all’ampia strada imbrecciata con viale di cipressi. Da qui si prosegue salendo nel bosco e, dopo aver compiuto alcuni tornanti, si costeggia un primo casale sulla destra e si arriva a un secondo casale ristrutturato che svolge attività di ristorazione, in posizione panoramica sul lago. Si continua la salita per la strada in terra sempre ornata sulla destra da un viale di cipressi che, dopo alcuni tornanti nel bosco, incontra in cima la strada Trecine - La Cima, all’altezza di Torre Civitella (607 m). L’ampia strada di crinale permette di ammirare una delle viste più belle su tutto il territorio del Trasimeno. Poi si prende a scendere avendo davanti il caratterisco toppo conico dove si trovano le rovine de Monte Ruffiano. Si torna a Passignano in parte su percorsi nuovi, in parte su tratti già fatti, per San Donato, La Martinella, Cerqueto e Le Masse
Sentiero M26 Torale - Pischiello - Poggio Bandito - Convento Cappuccini
Km. 14 Difficoltà e Dislivello +/- 415 metri
Descrizione. Si parte dalla chiesa dei SS. Cosma e Damiano di Torale ( 334 m) e si prende la strada inghiaiata in direzione del cimitero che porta al viale del Pischiello. All’altezza di un’edicola votiva, e in corrispondenza del viale di cipressi, si gira a sinistra salendo verso la Fattoria del Pischiello. I cipressi monumentali del viale, lungo complessivamente circa 3 km, ci accompagneranno sino all’incrocio prima degli edifici che costituiscono il centro della proprietà del Pischiello che fu del Conte Sorbello (quota 342 m). Si gira a sinistra per una strada inghiaiata che sale rapidamente passando per Casa Renaglia fino a raggiungere la Cima del Poggio del Bandito (610 metri), prima attraversando antichi oliveti poi tratti di bosco più o meno fitti con esemplari di pino, querce e il tipico piano arbustivo di ginestre, ginepri, cisti e eriche. Giunti in cima si prende la strada di crinale che verso destra va a Le Guardie con grandi vedute verso il monte Tezio e il monte Acuto e naturalmente il Trasimeno. Si attraversano pascoli e un tratto di pineta. All’altezza della pineta si lascia l’itinerario n° 50 e si prende un sentiero sulla destra che si inoltra tra i pini e prosegue nel bosco. In questo tratto di sentiero si nota la forte presenza dell’erica e delle sue fioriture stagionali. Seguendo le indicazioni si arriva al convento dei Cappuccini . La strada bianca che costeggia il convento ci porta all’ingresso di un sentiero che prima attraversa un oliveto con esemplari secolari, dove sono presenti cavalli allo stato brado, poi una porzione di macchia che ci porta ad alcune case immerse nel verde. Da qui si prende una strada ombrosa che conduce allaVilla del Pischiello. Attraversiamo l’area della Villa e dei suoi numerosi annessi per ritrovare un tratto della strada già percorsa all’inizio. Da qui in poco tempo si arriva al Torale.