Camminando con Leandro: Monte Castello (1.414) da Caprese Michelangelo | |||||
Data: 17/09/2017 | Categoria: Escursionismo, Escursionismo | ||||
Organizzatori | CALISTRI FRANCO | ||||
GIACCHE' GIORGIO | |||||
BIAGIOLI MARCELLO | |||||
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Descrizione: Di seguito la descrizione dell'itinerario tratta dal sito "I Corridori". L'escursione venne effettuata l'11 novembre del 2002 Partiamo dal cimitero del grazioso paese di Caprese Michelangelo nel Casentino percorrendo, in discesa, la strada provinciale che porta ad Anghiari (1,5 km.). Lasciamo, senza rimpianti, la strada per il sentiero n° 20 sulla destra; un’ impervia carrareccia in salita. Il tracciato è inserito in una natura morfologicamente varia, i boschi sono costituiti prevalentemente da castagni e, data la stagione, ne approfittiamo per raccoglierne un po’ ciascuno. Salendo di quota si abbandona il sentiero n° 20 per il n° 087; anche le piante cambiano e dai castagni si passa ai faggi. Lasciamo il sentiero n° 087 per il n° 014 e subito troviamo un punto panoramico in direzione sud – est con la vista, sullo sfondo, di S. Sepolcro e, più vicino, del lago di Montedoglio, bacino artificiale sul corso del Tevere sbarrato da una poderosa diga artificiale. Si continua a salire, sentiero n° 014, su terreno sempre più aperto seguendo poi il crinale prevalentemente erboso. A quota 1343 mt. troviamo la Pozza delle Stroscie, piccolo specchio d’acqua con alghe galleggianti inserito magnificamente in un prato e contornato da faggi, più avanti la prima vera vetta: il M.te Altuccia (1407 mt.) con le sue imponenti antenne e, subito dopo, la meta della nostra escursione: M.te Il Castello (1414 mt.) la cui cima è contrassegnata da un cartello segnaletico e da un cippo a ricordo, non proprio il massimo. Da qui si inizia a scendere seguendo il sentiero n° 085; su questo tratto si scorge in lontananza e in direzione nord-ovest, il paese di Bibbiena. Continuando la discesa, si arriva ad una abitazione e da qui inizia una strada carrabile, segnavia n° 080, che segue la stretta Valle Capraia con il fosso del Camaiano sul fondo. Si prosegue la strada carrabile per un lungo tratto sino a lasciarla per un viottolo in discesa, non molto evidente, sulla destra segnato bianco rosso (ancora il n° 080). Si attraversa il grazioso e ben conservato borgo di Valboncione, inoltrandosi nei vicoli stretti tra le case abitate. Si continua a scendere per un sentiero impervio e poco tracciato con la vegetazione che, nonostante la stagione autunnale, si riappropria degli spazi sottratti. Il sentiero termina, su un tornante della strada provinciale, proveniente da Fragaiolo, che passa per il borgo di Lama e continua per Caprese Michelangelo. L’escursione, programmata ad anello, si chiude qui. NB. La numerazione dei sentieri riportata nella descrizione dell'escursione effettuata nel 2002 è attualmente in parte modificata. Il punto di partenza (e di arrivo), per comodità, è spostato un centinaio di metri prima del cimitero, sempre lungo la provinciale venendo da Caprese, in un ampio parcheggio sulla destra. Al termine dell'escursione, dipende dall'orario, è possibile salire al Castello di caprese Michelangelo dove vi è la casa natale di Michelangelo Buonarroti. Per infrmazione ed approfondimenti consulta www.capresemichelangelo.net |
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Modalità e mezzi: | auto proprie (Perugia- E45- Uscita Pieve S.Stefano sud- Caprese Michelangelo. Km.92) | ||||
Appuntamento | ore 7 Pian di Massiano ore 7,15 Collestrada |
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Iscrizione/Prenotazione: Esclusivamente on line (tasto Iscriviti) entro le ore 18 di venerdì 15 |
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Approfondimenti: Monte Castello (1.414 metri) è la cima più alta dell'Alpe di Catenaia, breve catena montuosa che si stacca dall'Appennino Tosco-Romagnolo, a ovest del Monte della Verna, e si dirige verso sud, fino alla piana di Arezzo, segnando lo spartiacque tra il Casentino (a ovest) e la Valtiberina (a est). Il suo territorio, "di confine", ricco di acqua e di prati, fu abitato fin da lontane epoche storiche da popolazioni dedite alla pastorizia e all'agricoltura e fu causa di duri sontri tra Umbri ed Etruschi, tra Bizantini e Longobardi, che si insediarono in modo massiccio nella zona del basso Casentino, corrispondente agli attuali comuni di Subbiano e Capolona, definita Terra Barbaritana. I grandi Prati della Regina, che percorrono la parte sommitale della montagna, sarebbero stati addirittura un possesso diretto della corte di Pavia e della Regina Teodolinda. In epoca medioevale la montagna appartenne a varie famiglie nobili, quindi alla Repubblica Fiorentina che, nel 1660, né concesse una parte considerevole, per uso agricolo e legnatico, "all'antico popolo di Catenaia". Durante la seconda guerra mondiale i tedeschi approntarono sulle pendici dell'Alpe alcune linee ritardatrici (la Lydia e la Karim) dell'avanzata alleata, fatte di punti di osservazione e di fuoco, a difesa della più importante linea Gotica, che correva più a Nord sull'Appennino. Tra il 3 e l'8 agosto 1944 Monte Castello, con le altre cime Monte Filetto (1.289 m.), Monte Altuccia (1.407 m.) e Sasso della Regina (1.247 m.) furono teatro di una cruenta battaglia tra truppe tedesche e quelle alleate (gurka e maharatta), supportate dalla divisione partigiana Arezzo XXIII Brigata che operava nella zona, che si concluse, dopo alterne vicende, con la ritirata dei tedeschi e la Liberazione di Subbiano. |
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Allegati:
2017_05_05MonteIlCastellodaCapreseMichelangelo.GPX |
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